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Dizion. 5° Ed. .
DOPPIO.
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pag.856
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DOPPIO. Definiz: | Add. Che consta della medesima cosa sovrammessa o avvolta intorno, Che è composto di due cose o parti della stessa materia, Rafforzato mediante sovrapposizione; e il suo contrario è Scempio. |
Dal lat. duplus. ‒ Esempio: | Cant. Carn. 242: Questi balasci, smeraldi e rubini Non sien da voi per piccoli sprezzati; Ch'i grandi sempre stati Son doppj e poco fini. Inganna la gran massa i contadini. | Esempio: | Varch. Stor. 2, 85: Il becchetto [del cappuccio] è una striscia doppia del medesimo panno, che va infino in terra, e si ripiega in sulla spalla destra. | Esempio: | Cellin. Pros. 166: Vi si mette un fil di ferro doppio in ciascuno dei detti pezzi, il quale avanzi fuora tanto quanto comporti il mettervi uno spaghetto, mostrandosi a foggia di un piccolo anello. | Esempio: | Tass. Gerus. 19, 46: Alla fulminea mazza oppor non giova O doppio scudo o tempra d'elmo eletta. | Esempio: | Stat. Art. Por S. Mar. 2, 59: Si statuisce ed ordina.... Che si debbino porre dette pannine sopra la mostra, o sopra qual si vogli altra cosa distese o doppie, in quel modo che staranno ordinariamente in bottega. | Esempio: | Cresc. B. Naut. Medit. 73: Si fanno cinque ferzi per passo, poscia ch'il canavaccio fontanino o sia trino è largo due piedi; e questo si piega
e raddoppia di modo, che resti uno piede largo; e con questi ferzi doppj si fanno la maestra ed il trinchetto di proda. |
Definiz: | § I. E usato nel plur., vale anche semplicemente Congiunto, Unito, comecchessia, Sovrammesso, e simili, per lo più a fine di rafforzare. ‒ |
Esempio: | Marc. Pol. Mil. B. 232: Le tavole sono tutte chiavate doppie l'una in sull'altra con buoni aguti, e non sono impeciate. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 5, 134: Le dette due teste erano intaccate a ugna in modo che vi si potesse impostare un arco di mattoni doppj, grosso un mezzo braccio, appoggiatolo ne' fianchi ai muri principali. | Esempio: | Giust. Vers. 15: Chi lavorò non era un ciabattino; Mi fece a doppie suola, e alla scudiera. |
Definiz: | § II. E semplicemente per Di maggior grossezza dell'ordinaria; Grosso, Massiccio. ‒ | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 1, 293: Vedesi apertamente, che le cose conferite fra coloro che nell'amicizia non sono di doppia scorza coperti, come che pochi così fatti se ne ritrovino, si riducono a molta perfezione (qui figuratam.). | Esempio: | Soder. Tratt. Arb. 38: Quelli che meglio s'appiccano con i rami (parla d'innesti), son quei che hanno i rami lisci, puliti, verdi, senza nodi, succhiosi e di sustanza, come gli ulivi, fichi, noci, salici, e alberi, e gattici; perciocchè quelli che hanno la scorza intagliata, doppia, grossa, ronchiosa, screpolata, come il pino, ginepro, cipresso, quercia, cerri, e simili, non s'appiccano con i rami. |
Definiz: | § III. E per Formato in modo da avere a riscontro, ovvero contenere dentro di sè, la medesima cosa ripetuta: ed altresì Che ha prossimamente di contro un'altra cosa eguale per maggior riparo o difesa. ‒ |
Esempio: | Vill. G. 363: Il qual castello era de' signori Ubaldini in Mugello, ed era molto bello, ricco e fortissimo di sito, e di doppie mura. | Esempio: | Biring. Pirotecn. 50 t.: Aluni son già stati ch'han fatto le maniche doppie, e con doppj para di mantici, ordinando l'una manica ne l'altra, e così facendo passare la fusion della prima alla seconda. | Esempio: | E Biring. Pirotecn. 113: Una ruota grande doppia, da potervi caminare dentro un uomo per darli el moto. | Esempio: | E Biring. Pirotecn. 127: È da notare che questa canna di tal strumento è doppia; fra l'un pariete della quale e l'altro si mette l'acqua. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 112: Nella via che va a Porto.... vi feciono la strada doppia, e giù per il mezo vi era un filare di pietre rilevate a guisa di un termine che sopravanzava un piede, acciò che da l'un lato andassero, e dall'altro tornassero, schifando il darsi noia nel riscontrarsi. | Esempio: | E Bart. C. Archit. Albert. 396: Se le porte delle camere saranno con usci doppj, ciò è s'elle si serreranno con un uscio di dentro e con uno altro di fuori, talmente che infra l'una porta e l'altra si rinchiugga tanto d'aria quanto un cubito;... coloro che parleranno dentro, non potranno in modo alcuno essere intesi da chi sarà fuori. | Esempio: | Flor. Agric. Met. volg. 197: Il mantice è doppio, sì come soglion aver gli orafi, ed a le volte ancora i fabbri. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 6, 35: Di sopra era un dormentorio a guisa di T, una parte del quale, cioè la principale e diritta, la quale era braccia sessanta, era doppia, cioè aveva le celle da ciascun lato. | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 25: Queste così fatte coltivazioni pensili.... vogliono buone volte, grosse, doppie e di buon lavoro, con gagliarde spalle di muri grossissimi, e con catene di ferro se bisogni, a traverso, e grandi sfiatatoj e sgorgatoj d'acque; e le volte sieno a mezzo cerchio, ec. | Esempio: | Lastr. Agric. 2, 261: Le gabbie (per l'olio).... debbono essere delle doppie, come quelle che sono più forti. |
Definiz: | § IV. E per Che consta di due, Composto di due; ed anche Formato da due. ‒ |
Esempio: | Giunt. Eseq. Buonarr. 30: Aveva tre gradi: dove giacevano i fiumi, era il primo; il secondo, dove le figure doppie posavano; e il terzo, dove avevano i piedi le scempie. | Esempio: | Giannott. Op. 2, 64: Nel piano, poi, della sala, per la sua lunghezza, sono fabbricate nove panche doppie in tal modo, che ogni due panche hanno una spalliera: e quelli che seggono in su queste due panche, se la spalliera non fusse di mezzo, si toccherebbono con le spalle l'uno l'altro. | Esempio: | Vett. Colt. 110: Si truova in tutti gli uliveti de gli ulivi, i quali son venuti su doppj d'in su la terra, e sono in modo separati dal compagno, che senza danno se ne può levare uno. | Esempio: | Tass. Gerus. 16, 4: Vedi nel mezzo un doppio ordine instrutto Di navi e d'arme. | Esempio: | Legg. Band. M. 5, 112, 347 t.: Seguendo lungo detto piano delle Scarselle, di sotto, accanto ad un forrettino, rasente la macchia, s'è messo un termine doppio segnato croce, che un guarda verso ponente, e l'altro verso mezzogiorno. | Esempio: | Forteguerr. Cap. 196: Come quando il mesto Eleisonne Vanno cantando i frati a coppia a coppia,... Così n'andava quella lista doppia Di vaghi e vaghe presisi per mano. |
Definiz: | § V. E figuratam. ‒ |
Esempio: | Petr. Rim. 1, 233: Doppia dolcezza in un volto delibo. | Esempio: | Tass. Gerus. 4, 92: Dolce parla e dolce ride, E di doppia dolcezza innebria i sensi. | Esempio: | E Tass. Gerus. 11, 5: Va Piero solo innanzi,... segue il coro.... In duo... ordini diviso. Alternando facean doppio concento In supplichevol canto. |
Definiz: | § VI. Per Composto di due parti distinte e l'una dall'altra differenti; ovvero Di due specie, qualità, maniere. ‒ |
Esempio: | Dant. Purg. 31: Come in lo specchio il sol, non altrimenti La doppia fiera dentro vi raggiava (negli occhi di Beatrice), Or con uni, or con altri reggimenti. | Esempio: | E Dant. Conv. 360: L'uso del nostro animo è doppio, cioè pratico e speculativo;... l'uno e l'altro dilettosissimo. | Esempio: | But. Comm. Dant. 2, 768: La doppia fiera; cioè lo griffone, cioè Cristo.... Iddio ed omo; e però finse di sopra che 'l griffone fusse mezzo d'oro e mezzo bianco, misto con vermiglio. | Esempio: | Adr. M. Plut. Opusc. 3, 255: Tutti questi filosofi mostrano di non aver saputo che ciascuno di noi è veramente doppio e composto, perchè non videro altra doppiezza e composizione, che quella dell'anima e del corpo manifestissima a tutti. | Esempio: | Salvin. Casaub. 39: Erano [i satiri].... biformi, cioè di doppia forma composti, umana e caprina. | Esempio: | Capp. Longob. 129: L'Italia è doppia:... nella Italia meridionale l'etrusco e il greco e il latino sangue agevolmente si mescolarono, prevalse il gallico nella settentrionale. |
Definiz: | § VII. E per Che è dall'una parte e dall'altra di checchessia; e dicesi più specialmente del taglio dell'armi. ‒ |
Esempio: | Mont. Iliad. 15, 903: E con brandi e con aste a doppio taglio. |
Definiz: | § VIII. E per lo stesso che Due, ed altresì Ambedue, L'uno e l'altro; detto di cose, sia concrete sia astratte. ‒ |
Esempio: | Petr. Rim. 2, 8: Rotta è l'alta colonna e 'l verde lauro.... Tolto m'hai, Morte, il mio doppio tesauro. | Esempio: | Tass. Gerus. 2, 77: Doppia vittoria a te, signor, bisogna, S'hai dell'impresa a riportar l'onore. | Esempio: | E Tass. Gerus. 3, 59: E non minor che duce è cavaliero, Ma del doppio valor tutte ha le parti. | Esempio: | E Tass. Gerus. 5, 31: Cade il meschin su la ferita, e versa Gli spirti e l'alma fuor per doppia strada. | Esempio: | E Tass. Gerus. 20, 33: Poi fier la gola, e tronca al crudo Alarco Della voce e del cibo il doppio varco. | Esempio: | Magal. Lett. 87: Il diavolo si darà al diavolo per doppia ragione: la prima per la vostra limosina, il secondo per la mia devozione. | Esempio: | E Magal. Lett. fam. 2, 152: Questo (dissi....) non può esser altro che un earaqolaq. Vedete come un Alemanno
infino del 1514 sapeva.... del costume.... di dipignere.... il leone con un earaqolaq.... Tornato a Firenze ricco del capitale di questa doppia erudizione, non vedevo l'ora di farne ricavare questa macchierella. | Esempio: | Riccat. I. Op. 4, 446: Combatte Da disperato, e 'l doppio uffizio adempie Di capitano e di soldato. | Esempio: | Capp. Longob. 105: Che gli editti dei Longobardi avessero doppia qualità: di legge territoriale,... e di legge personale. |
Definiz: | § IX. E detto di persona. ‒ |
Esempio: | Monigl. Poes. dramm. 1, 394: Languir per doppio amante.... A. Esser d'un solo Ben so che devo, e 'l bramo. |
Definiz: | § X. Per Che è due volte una data quantità, Che è due volte tanto. ‒ |
Esempio: | Docum. Miliz. Ital. 545: Ch'e' soldati abbiano paga doppia quando ponesseno li inimici del Comune in sconfitta. | Esempio: | Bart. C. Archit. Albert. 342: Producerai e arai il quaternario, il quale medesimo numero è doppio al numero del due. | Esempio: | Riccat. I. Op. 4, 148: I numeri 6, 12, uno doppio e l'altro quadruplo del ternario. | Esempio: | Giord. Op. 1, 368: Credette la distanza del sole da noi più che doppia della distanza della luna dalla terra. |
Definiz: | § XI. E scherzevolmente, usato in senso generico per Abbondante, Copioso, Maggiore della quantità o misura ordinaria. ‒ |
Esempio: | Sacch. Nov. 1, 90: Se messer Francesco e la sua brigata fosse venuta a cena qui, la tua parte sarebbe stata molto magra, là dove tu l'hai avuta molto doppia. | Esempio: | Allegr. Rim. Lett. 107: Un solennissimo banchetto, Di lesso, arrosto, insalata, guazzetto, Frutte, confetti; vin doppio e migliore Ch'io mai gustassi. |
Definiz: | § XII. Per Che ha due volte un dato valore o capacità; detto di monete, di misure di liquidi od aridi, e simili. ‒ |
Esempio: | Borgh. V. Disc. 2, 224: Veggiamo tutto il giorno de' mezi fiorini e de' mezi scudi e de' doppj. |
Definiz: | § XIII. E figuratam. e scherzevolmente per Che è due volte una data cosa. ‒ |
Esempio: | Fag. Comm. 3, 228: Due campanacci. C. Per attaccatti a il collo: uno basta. A. Lasciagliene star tutt'a due, perchè gli è bue doppio. |
Definiz: | § XIV. Figuratam. per Altrettanto maggiore, Più grande di tanto quanto era prima; detto più specialmente di atto, qualità, condizione, e simili. ‒ |
Esempio: | Dant. Inf. 23: E come l'un pensier dell'altro scoppia, Così nacque di quello un altro poi, Che la prima paura mi fe' doppia. | Esempio: | E Dant. Purg. 16: Io scoppio Dentro a un dubbio, s'i' non me ne spiego; Prima era scempio, ed ora è fatto doppio Nella sentenzia tua, che mi fa certo Qui ed altrove quello ov'io l'accoppio. | Esempio: | Macingh. Strozz. Lett. 507: Se nulla gli mancava, tornò Priore e gli altri, e dissono come e' morì mal volentieri: che ha fatto doppie pazzie. | Esempio: | Tass. Lett. 3, 20: Vostra Signoria ha usato meco doppia cortesia. | Esempio: | Fag. Comm. 3, 290: Una percossa con mani vacue si punisce in lire venticinque.... A. Oh i miei sono stati pugni a man piene, non a man vacue, come vo' dite, e però meritan doppia pena. |
Definiz: | § XV. E detto di atto per Ripetuto, Fatto due volte o per la seconda volta. ‒ | Esempio: | Giambull. B. Ciriff. Calv. 3, 290: Ricche e magne furon [le nozze], benchè doppie Erano state per quelle due coppie. Il Pover con sua sposa Aleandrina Si ricongiunse in matrimonio nuovo, ec. |
Definiz: | § XVI. Dicesi di donna, per Incinta; ma con senso scherzevole e ironico: e si usò anche per Incinta di due creature. ‒ |
Definiz: | § XVII. Aggiunto di una cosa identica con un'altra, e in particolare di utensili, mobili doppi, libri doppi, scritture doppie specialmente notarili, lettere doppie, e simili, usasi comunemente in locuzioni indicanti il possesso o la fattura di dette due cose: Duplicato. ‒ |
Esempio: | Machiav. Leg. Comm. 2, 313: Per non mancare di quello posso, ho scritto per doppie ad Luca Savello. | Esempio: | E Machiav. Leg. Comm. 3, 311: Molte altre cose scrittovi allora, e questo dì largamente replicate per doppie, delle quali vi ha portato una quel Tedesco (In questi due esempj, con ellissi del Sost. lettera). | Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 90: L'altre due [medaglie] greche, che saranno con le vostre, io l'avea doppie, e però ve le mando. | Esempio: | Lastr. Agric$. 2, 261: Gli attrezzi ed utensili necessarj a lavorar le olive, e raccoglier l'olio, i vasi da riporvelo ec. sieno tutti doppj, non tanto perchè quei che servono alle olive non debbon servire alla sansa, quanto ancora perchè se alcun se ne perda, o si renda inservibile, non s'abbia a pensare a provvedersene nel tempo del lavoro. |
Definiz: | § XVIII. E detto di dado o d'altro simile istrumento da giuoco, vale Duplicato a fine di frode. ‒ |
Esempio: | Cant. Carn. Otton. 74: Con mille doppj dadi e carte false Mettemmo in mezzo gli amici più cari. |
Definiz: | § XIX. Aggiunto di bozzolo doppio, vale Lavorato da due bachi racchiusi insieme; e aggiunto di seta doppia, filo doppio, o simili, vale Tratto, Cavato, da tali bozzoli. ‒ |
Esempio: | Tratt. Set. 9: E se tu avessi a lavorare peli doppi o orsoi, a questi non ti bisogna durare troppa fatica con le dita. | Esempio: | Stat. Art. Por S. Mar. 2, 18: Che tutte le sete leali e doppie sode e non lavorate di qualunche sorte, forma, qualità e quantità si saranno, che si venderanno e compreranno, o in qual si voglia altro modo si mercanteranno, si devino pesare nella dett'Arte. | Esempio: | E Stat. Art. Por S. Mar. 2, 21: Proibendo.... ad ogni.... persona.... comperare.... alcuna sorte di seta, leale o doppia, cotta o cruda, e di filaticci, filugelli, o drappi, o di qual si voglia sorte di cosa dependente da seta, nè rigaglie di seta, sotto pena di scudi dieci. | Esempio: | Legg. Band. C. 18, 25: Tener diligente conto di tutti i bozzoli che compreranno, con notare da chi li compreranno, in che quantità giorno per giorno, e nel medesimo quadernuccio descriver la seta che ne trarranno, tanto leale, che doppia. |
Definiz: | § XX. Aggiunto di fiore doppio, dicesi di Quello nel quale gli stami e i pistilli si sono convertiti in petali, cosicchè il numero di questi è maggiore che nel fiore scempio. ‒ | Esempio: | Soder. Cult. Ort. 123: Se ne ritrova (del fiorrancio) di quella sorte che fa il fior doppio, e maggiore dell'altro. | Esempio: | E Soder. Cult. Ort. 129: Più aperti [i garofani] e grandi, e più doppj e copiosi di foglie degli altri, quali sono i Pisani, i quali tengon la palma, e portano il vanto di questo fiore. | Esempio: | E Soder. Cult. Ort. 187: Le margherite.... fanno ordinariamente nei prati, ove se ne ritrovano delle bianche brizzolate, e delle rosse, doppie e scempie, tutte senz'odore. | Esempio: | E Soder. Cult. Ort. 260: I rosaj di Damasco, così i doppj come gli scempj, durano a far rose tutta l'estate e davvantaggio, e le fanno a ciocche.... Sono le rose damaschine, o dommaschine, sì le scempie come le doppie, tutte bianche, differenziate tra loro per la moltitudine delle foglie, dall'asprezza, morbidezza, e colore, ed odore; le scempie son più odorate assai che non le doppie. | Esempio: | Red. Lett. 1, 297: Le cipolle delle giunchiglie doppie sono quaranta. | Esempio: | Magal. Lett. 117: Mi hanno dato negli occhi alcuni ritratti di fiori,... per esempio... un mogarino doppio stradoppio, nato due anni sono nel giardino di Castello, di sopra 300 foglie. | Esempio: | Targ. Viagg. 2, 121: Fanno buonissima prova ne' giardini di Pisa i fiorami, particolarmente di cipolle e radiche, e vi si mantengono lungo tempo doppj; dovecchè in Firenze, se non vi si ha gran cura, facilmente ritornano scempj, o ribollono, e vanno a male. |
Definiz: | § XXI. Aggiunto di base doppia, vale Che ha sopra a sè un'altra specie di base, la cui parte principale consiste
in una gola diritta molto allungata e ornata di fogliami; ed è alta quanto la base vera. ‒ | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 1, 197: Nel bagno che fece esso Costantino fabbricare a Laterano nell'entrata del portico principale, si vede, oltre alle colonne di porfido, i capitelli lavorati di marmo, e le base doppie, tolte d'altrove, benissimo intagliate. |
Definiz: | § XXII. Aggiunto di colonna doppia o pilastro doppio, vale Unito con altro, Accoppiato. ‒ |
Esempio: | Car. Lett. fam. 1, 151: Egli con un altro ordine d'architettura posò tutta l'opera di bronzo sopra certi pilastri doppj, e da ciascuna testa fece una porta. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 11, 126: Quest'ultima [porta].... è d'ordine ionico, con doppie colonne ed intercolonni ornatissimi. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. 11, 267: Un corridore di colonne doppie attorte, e simili a quelle della porta Santa di Roma in San Piero. | Esempio: | E Vasar. Vit. Pitt. 13, 77: Aveva messo sopra un grandissimo imbasamento da ogni banda le colonne doppie, con certi nicchioni fra loro, pieni di figure tutte tonde. |
Definiz: | § XXIII. Aggiunto di portico doppio, vale Formato da due ordini di colonne. ‒ |
Esempio: | Martin. F. Tratt. Archit. 219: Il portico.... è di due differenze, cioè semplice e doppio. Il portico semplice ha una sola serie di colonne. Il portico doppio ha due ordini di colonne. | Esempio: | Galian. B. Vitr. 209: Tre di questi portici [delle palestre] si fanno semplici, e il quarto, che riguarda l'aspetto di mezzogiorno, doppio. | Esempio: | E Galian. B. Vitr. appr.: Nel porticato doppio si situano poi questi membri. |
Definiz: | § XXIV. Aggiunto di nervo doppio, o di polso doppio, usasi comunemente a denotare la straordinaria grossezza di quelli, e per conseguenza la robustezza e gagliardia della persona di cui si parla. |
Definiz: | § XXV. Aggiunto di febbre doppia, dicesi di Quella la quale ha due accessi nel periodo ordinariamente occupato da un accesso solo, ovvero Che ha un accesso nel periodo dell'intermittenza. E più specialmente dicesi delle febbri intermittenti. ‒ |
Esempio: | Vill. M. 465: Furono.... nella state molte febri terzane, e semplici, e doppie. | Esempio: | Red. Cons. 2, 53: Le intermittenti per lo più sono le terzane semplici, ancorchè queste.... sogliano di semplici farsi doppie. | Esempio: | Vallisn. Op. 3, 185: Essendo infermo un frate de' Servi di febbre terzana doppia continua mali moris, e veggendo verso la settima niuno segno di salute, gli prescrissi l'infusione della suddetta pietra. | Esempio: | Targ. Valdin. 1, 111: Si fecero sentire più frequenti del solito alcune febbri terzane doppie, che poi si facevano maligne, ma senza notabile mortalità. |
Definiz: | § XXVI. Aggiunto di Sonetto doppio, dicesi di un Componimento usato da' nostri antichi rimatori, nel quale ai quattordici endecasillabi proprj del sonetto s'interponevano versi settenari; per modo che le quartine venivano ad essere di sei versi ciascuna, e le terzine di quattro od anche di cinque versi ciascuna. ‒ |
Esempio: | Red. Ditir. A. 101: I poeti antichi non solamente aveano i sonetti rinterzati, ma ne costumavano altresì certi altri che appellavano sonetti doppj.... E perchè questi sonetti doppj erano di diverse fogge, ne scriverò qui uno per sorta. | Esempio: | E Red. Ditir. A. 104: Vi ha un'altra maniera di sonetti doppj, che son fatti come quel primo di Fra Guittone; se non che hanno di più il ritornello di cinque altri versi, onde son sonetti di ventisette versi. |
Definiz: | § XXVII. Doppio, detto di persona, ed altresì di animo, cuore, e simili, vale Che è internamente altro da quello che mostra di fuori; Simulato, Finto. ‒ |
Esempio: | Cell. G. Onest. Vit. volg. 69: Sarai mostrato a dito, e reputato pieno di astuzia, doppio e nimico di simplicità, il quale chiosi ed indovini ogni cosa fatta per male. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 26, 21: Io l'ho sempre veduto in uno specchio Un tristo, un doppio, un vil traditor vecchio. | Esempio: | Firenz. Comm. 1, 366: O non sapete voi che si dice: Costui è un uomo doppio, quando è uno, e mostra essere un altro? | Esempio: | Alam. L. Gir. 12, 66: E per conchiuder brieve, era una coppia Maligna, disleale, iniqua e doppia. | Esempio: | Varch. Stor. 1, 424: Uomo doppio, e pieno d'ambizione. | Esempio: | Bus. Lett. 98: Ma il Cardinale, che era doppio e debole contro tanti, s'ingegnava di trarre dal suo quanti poteva. | Esempio: | Dav. Tac. P. 1, 103: Non aveano doppio cuore, non voleano ingannare. | Esempio: | Segner. Mann. magg. 7, 3: Quanto il Signore abbomina i doppj, tanto ama per contrario quei che procedono con santa semplicità (qui in forza di Sost.). |
Definiz: | § XXVIII. Detto di parola, discorso, o simili, vale Che può prendersi in due o più significati, Che può intendersi variamente; Ambiguo: e detto di significato, senso, o simili, vale Che oltre al proprio ne inchiude anche un altro; Molteplice, Vario, od anche semplicemente Ambiguo, Equivoco. ‒ |
Esempio: | Giott. Canz. 349: Sue parole son molto profonde, E talor hanno doppio intendimento. | Esempio: | Difend. Pac. R. 196, 11: Per ischifare ambiguità dottosa, e doppio intendimento in nostro proposito, per equivocazione de' motti. | Esempio: | Barber. Docum. Am. 158: Convien.... Certi mottetti usare, Li quagli intesi non voglian che sieno Da quei, che con noi èno, O se d'alcun da gli altri non talora, Sì ch'esto Amor onora La fine d'esta parte ora di quegli Coverti, oscuri e belli, E doppj alquanti ec. | Esempio: | Passav. Specch. Penit. 251: Perch'egli è bugiardo e ingannatore, dirà una per un'altra, e dirà parole mezze e doppie, e che possano avere diversi intendimenti, equivocando, come ec. | Esempio: | Vasar. Vit. Pitt. 3, 216: E' non vuol far niente senza te. Rispose loro Filippo: Io farei ben io senza lui. La qual risposta argutissima e doppia, bastò loro. | Esempio: | Piccolom. Instr. Filos. 60: Parimente se quello che s'assegna per proprio di alcun soggetto, sarà parola ambigua, doppia, od equivoca, non sarà egli bene assegnato. | Esempio: | Dav. Tac. 1, 15: Le cui parole, per natura e usanza doppie e cupe quando s'apriva; ora, che a più potere si nascondeva, erano in cotante più dubbiezze e tenebre inviluppate. | Esempio: | Magal. Lett. fam. 2, 222: Tutte le altre [risposte] erano al solito a doppio senso, oscure, e a forma d'indovinelli, che dopo avute se ne sapeva meno di prima. |
Definiz: | § XXIX. Pur detto di parola, rispetto al suo valore od ufficio grammaticale, per Che ne ha due. ‒ |
Esempio: | Varch. Lez. Verb. 75: Verberavisse, aver battuto. Sebbene i grammatici vogliono che questo tempo in questo modo sia doppio, cioè significhi così il tempo che era corso, come quello che è corso, tanto appresso i Greci quanto i Latini, a noi però non pare semplicemente vero. |
Definiz: | § XXX. E detto di parlatore, o simili, trovasi per Il cui linguaggio ha più sensi. ‒ | Esempio: | Colonn. Guid. N. 554: Avvegnadio ch'elli (Virgilio, Ovidio ed Omero) ornassero ovvero tessessero le loro opere secondo le favole degli antichi, ovvero secondo gli apologi, ciò sono li doppj e dubbiosi parlatori, con istile molto glorioso. |
Definiz: | § XXXI. E detto di atti, maniere, contegno, e simili, per Falso, Ingannevole. ‒ | Esempio: | Bottar. Dion. Ambiz. 86: La sua maniera di fare non è monda, e semplice, e nuda, e sincera, ma infetta, doppia, ec. |
Definiz: | § XXXII. Pure per Falso, Ingannevole, Fatto in modo da ricevere diversa interpetrazione; detto di patto doppio, convenzione doppia, o simili. ‒ |
Esempio: | Vill. M. 2, 76: E che il Comune
di Firenze dee trarre di bando tutti coloro che fossono bandeggiati per quella guerra, e chiunque fosse dichiarato aderente del detto Arcivescovo: patto assai pregno, e doppio, e poco accetto. |
Definiz: | § XXXIII. E detto di trattato doppio o d'inganno doppio, vale Mediante il quale s'inganna alcuno, fingendo di voler nuocere al suo avversario e intanto intendendosela con quello. Ed è altresì aggiunto di Spia doppia, od anche genericamente di Uomo doppio, a significare la medesima sorta d'inganno. ‒ |
Esempio: | Sacch. Nov. 2, 264: Lo Conte, trattando con questo Joanni (d'uccidere il marchese Azzo), ciò che facea o dicea ogni cosa conferiva col marchese Azzo, ed eziandio con un valentre caporale del detto Conte,... avvisandosi di fare uno trattato doppio, come fece. | Esempio: | E Sacch. Nov. 2, 265: E così ebbe termine questo trattato o inganno doppio. | Esempio: | Pulc. L. Morg. 6, 62: Io vo' con teco alla terra venire, Che non ci fussi qualche inganno doppio. | Esempio: | Ar. Orl. fur. 33, 33: Ecco qui ne l'insidie che gli ha tese Con un trattato doppio il rio Etiopo, Come scannato di saetta cade Il miglior cavallier di quella etade. | Esempio: | Guicc. Stor. 1, 187: Avendo un moro che vi era dentro (alla fortezza) promesso fraudolentemente al marchese di Pescara, stato già suo padrone, di metterlo dentro; e perciò condottolo una notte in su una scala di legno, appoggiata alle mura del monasterio, a parlar seco per stabilire l'ora e il modo di entrare la notte medesima, fu quivi con trattato doppio ammazzato con una freccia di una balestra che gli passò la gola. | Esempio: | Ammir. Stor. 3, 435: Essendo venuto Piero Strozzi in Napoli in alcun sospetto che egli veramente non fusse spia doppia, un giorno con Pandolfo Pucci abbattutosi gli disse: Che diletto si cava cotesto vostro Alessandro di Lorenzino, il quale ci promette ogni giorno di volerlo ammazzare? | Esempio: | Adr. M. Plut. Vit. 2, 35: Fece saputo segretamente ad Astioco ammiraglio de' nimici Spartani, ammonendolo che ben si guardasse, e facesse ritener prigione Alcibiade, perchè era uomo doppio. |
Definiz: | § XXXIV. Term. di Matematica. È aggiunto delle voci Proporzione doppia e Ragione doppia, che i Matematici usarono l'una per l'altra; e dicevasi quando il primo termine della proporzione o della ragione contiene due volte esattamente il secondo. ‒ |
Esempio: | Varch. Ercol. 349: Il tempo d'un movimento al tempo d'un altro movimento ha necessariamente alcuna proporzione o doppia o sesquialtera o sesquiterza, ec. | Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 1, 236: Dirai la proporzione delle due figure esser quella che ha 20 a 10, cioè doppia. | Esempio: | Grand. Instit. Con. 130: Sarà l'istesso solido iperbolico al detto cilindro, come il rettangolo al triangolo inscritto, cioè in doppia ragione. | Esempio: | Manfred. Elem. Geom. 87: Per trovar poscia la quinta parte della circonferenza del circolo, e susseguentemente la decima, la ventesima e tutte le altre denominate da' numeri di questa serie geometrica, crescente in ragione doppia,... dividete il semidiametro, ec. |
Definiz: | § XXXV. E Ragione doppia d'un'altra o Proporzione doppia d'un'altra si disse La ragione o la proporzione composta di due ragioni uguali a quest'altra, La ragione dei quadrati, o delle seconde potenze, de' termini di quest'altra. ‒ |
Esempio: | Galil. Op. fis. mat. 3, 94: Se le superficie sono in doppia proporzione delle linee, delle quali i solidi sono in proporzione tripla, non possiam noi dire i solidi essere in sesquialtera proporzione della superficie? | Esempio: | Grand. Elem. Eucl. 84: Quando tre grandezze saranno proporzionali, la prima alla terza si dirà avere doppia proporzione di quella che è tra la prima e la seconda, o dell'altra uguale che è tra la seconda e la terza. | Esempio: | E Grand. Elem. Eucl. 118: Essendo li triangoli ABC, FGH in doppia ragione de' lati omologhi AB, FG; ancora detti poligoni ABCDE, FGHIK sono in doppia ragione de' lati omologhi AB, FG. | Esempio: | Aver. G. Lez. tosc. 2, 123: I cerchj paralleli seganti un cono hanno tra sè proporzione doppia di quella, che abbiano le altezze de' coni. |
Definiz: | § XXXVI. Doppio di checchessia, vale Che ha quella tal cosa raddoppiata o ripetuta. ‒ |
Definiz: | § XXXVII. Doppio come, o più, che una cipolla. ‒ | V. Cipolla, § X.
Definiz: | § XXXVIII. Festa doppia, vale lo stesso che il sostantivo Doppio, nel senso liturgico. ‒ |
Esempio: | Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 14: Ne' secondi vespri de' giorni dell'ottave dell'Epifania, della Pasqua di Risurrezione, dell'Ascensione e del Corpus Domini, della susseguente festa doppia se ne fa solo la commemorazione. |
Definiz: | § XXXIX. Scrittura doppia, Scrittura a partite doppie, e simili, dicesi La scrittura per bilancio, ossia Quella nella quale tutte le operazioni amministrative o commerciali si notano a un tempo a debito di chi riceve e a credito di chi dà: cosicchè le somme totali del Dare di più conti risultano eguali a quelle dell'Avere, ed ambedue si pareggiano col riassunto generale del libro chiamato Giornale. ‒ |
Esempio: | Lambr. Elog. 23: Trattato de' signori Malavet e Dombasle intorno alla scrittura a partite doppie ad uso delle amministrazioni di campagna. |
Definiz: | § XL. A refe doppio. ‒ | V. Refe.
Definiz: | § XLI. Doppio, in forza, d'Avverb., vale In modo doppio, Doppiamente, Con doppiezza; in costrutto col verbo Parlare doppio, o altro simile, e intendendosi sia di doppio senso, ambiguità, equivoco, sia di simulazione e infingimento. ‒ |
Esempio: | Giamb. Tratt. mor. 71: E guardisi di favellare doppio, cioè che la favella sua si possa trattare a due intendimenti (così la stampa; ma par dar leggere trarre). | Esempio: | Cavalc. Pungil. 90: Alcuna volta l'uomo giura parlando doppio, sicchè egli s'intende in altro modo che colui a cui giura. | Esempio: | Barber. Regg. Donn. 310: Dicie la madre, tornando e' con esse: Vienne, che ben se' figlio di tuo padre; E 'l marito credea diciesse di lui, Ma ella parlava doppio. | Esempio: | Domin. Gov. Fam. 54: Non parlare de' fatti d'altri se non bene e con verità, non mentire, non parlar doppio. | Esempio: | Giambull. B. Ciriff. Calv. 1, 39: Pur, come savio, buon partito prese, E dielle presto di sua voglia aviso, Parlando tuttavia velato e doppio, Per far 'n un tratto il baleno e lo scoppio. | Esempio: | Dav. Tac. 2, 128: Scriveva doppio a Primo e Varo: ora che s'andasse innanzi; ora discorreva de' vantaggi del temporeggiare; per poter dire in ogni evento, se tristo, «Io 'l vietai»; se buono, «Io l'ordinai». |
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